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Cosa sono i cambiamenti climatici?
Con il termine cambiamenti climatici si intende un cambiamento nello stato del clima che persiste per un periodo esteso, tipicamente decenni o più a lungo, e che può essere rilevato da cambiamenti nella media e/o nella variabilità delle sue proprietà.
Cause
Il clima della Terra subisce trasformazioni indotte sia da fenomeni naturali, come ad esempio lo spostamento dell’asse terrestre, le variazioni dell’attività solare, l’attività vulcanica, che da processi derivanti dalle attività umane, come l’aumento delle concentrazioni dei gas a effetto serra in atmosfera, la deforestazione e i cambiamenti di uso del suolo.
Pur senza trascurare gli effetti dei fenomeni naturali, la maggioranza della comunità scientifica internazionale concorda nell’affermare che “gran parte del riscaldamento osservato negli ultimi 50 anni sia attribuibile alle attività umane“ (IPCC).
L’industria, l’agricoltura, la zootecnia, i trasporti, il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni, la gestione dei rifiuti, sono attività di origine umana considerate responsabili dell’aumento incontrollato di “gas a effetto serra” in atmosfera. Ne consegue l’intensificazione dell’effetto serra, responsabile dell’incremento della temperatura media globale sulla Terra.
Tra i gas ad effetto serra di origine antropica, per i quali si sta registrando un aumento significativo delle concentrazioni in atmosfera, ricordiamo:
- anidride carbonica (utilizzo di combustibili fossili)
- metano (zootecnia, agricoltura, discariche)
- protossido di azoto (utilizzo di combustibili fossili, fertilizzanti, rifiuti)
- gas fluorurati (gas artificiali utilizzati per la refrigerazione)
Impatti
Anche nell’ipotesi in cui le emissioni di gas serra dovessero azzerarsi immediatamente, il sistema climatico globale continuerà a cambiare per un lungo periodo in quanto rimarranno elevate le concentrazioni di questi gas.
Le principali fonti scientifiche concordano nel sostenere che nei prossimi decenni le regioni europee e mediterranea dovranno far fronte ad impatti dei cambiamenti climatici particolarmente negativi che, combinandosi ad altri effetti dovuti all’azione dell’uomo, faranno dell’Europa meridionale e del Mediterraneo le aree più vulnerabili d’Europa. I cambiamenti climatici attesi nei prossimi decenni in Italia sono: l’innalzamento eccezionale delle temperature, soprattutto in estate, un aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi come ondate di calore, siccità ed eventi di precipitazione intensa, una riduzione delle precipitazioni annuali medie e conseguentemente dei flussi fluviali annui che a loro volta provocheranno rilevanti impatti.
Gli impatti dei cambiamenti climatici varieranno fra le regioni: è quindi essenziale la comprensione delle vulnerabilità e dei rischi specifici ai fini dell’adattamento a livello regionale.
I cambiamenti del clima, negli ultimi decenni, hanno avuto conseguenze sui sistemi naturali e umani, in tutti i continenti e negli oceani del nostro pianeta. La maggior evidenza degli impatti dei cambiamenti climatici è stata fino ad ora riscontrata sui sistemi naturali, anche se alcuni effetti sui sistemi umani sono già stati attribuiti ai cambiamenti climatici.
Mitigazione
La mitigazione è l’intervento umano che agisce sulle cause antropiche dei cambiamenti climatici attraverso la riduzione o la prevenzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento delle attività che rimuovono questi gas dall’atmosfera (serbatoi di carbonio). La mitigazione può essere applicata a tutti i settori e attività antropiche responsabili delle emissioni di gas a effetto serra: energia, trasporti, edifici, industria, gestione dei rifiuti, agricoltura, silvicoltura e altre forme di gestione del territorio.
Adattamento
L’adattamento è la strategia finalizzata all’adeguamento dei sistemi umani o naturali al clima attuale o atteso e ai suoi effetti. Nei sistemi umani, l’adattamento cerca di limitare o evitare danni e/o sfruttare le opportunità sfavorevoli. In alcuni sistemi naturali, l’intervento umano può facilitare l’adattamento al clima previsto e ai suoi effetti.
Si tratta quindi di una strategia complementare alla mitigazione: quanto maggiore sarà l’impegno per la mitigazione, tanto minori saranno le esigenze di adattamento e viceversa. Tuttavia, anche nell’ipotesi irrealistica in cui gli sforzi rivolti verso l’azzeramento delle emissioni di gas serra dovessero avere pieno successo nell’immediato, l’accumulo dell’anidride carbonica in atmosfera proseguirebbe ancora negli anni a venire e gli effetti del cambiamento climatico continuerebbero a manifestarsi nei decenni futuri.