Salute

I cambiamenti climatici genereranno nuovi rischi sanitari e amplificheranno le attuali problematiche di salute. Il settore sanitario risulta, infatti, particolarmente vulnerabile: oltre agli impatti diretti, come gli eccessi di mortalità e morbilità dovuti a ondate di calore, e i danni diretti sulle infrastrutture e sugli insediamenti, i traumi o i decessi, le patologie psichiche e fisiche conseguenti ai sempre più frequenti eventi meteorologici estremi e ai rischi connessi in termini di frane e alluvioni, si sommano rischi di rilevanza sanitaria di tipo indiretto che le mutate condizioni ambientali possono determinare sugli ecosistemi e sulla biodiversità, sulle filiere alimentari, sulla qualità di acqua e aria e infine sulla salute dell’uomo. Il cambiamento climatico potrà  aggravare, in particolare, l’impatto che le malattie infettive hanno sulla salute.

Infatti, la mutazione delle condizioni climatiche favorisce la diffusione in aree temperate di insetti vettori di malattie normalmente originarie di paesi tropicali. Aumenta così il rischio sia di nuove malattie emergenti, sia di malattie riemergenti che erano state debellate in passato in Italia, come la malaria.

Tra i gruppi vulnerabili ai danni diretti e indiretti dei cambiamenti climatici vanno annoverati i residenti in aree a rischio idrogeologico e in condizioni di svantaggio socio-economico, gruppi vulnerabili quali bambini, anziani, malati cronici, insediamenti sensibili come le scuole, gli ospedali e le case di riposo per anziani e disabili.