Pesca marittima

In Italia la pesca contribuisce per un quinto circa alla richiesta interna di prodotti ed è quella più rilevante in ambito mediterraneo. Nei mari italiani, e nell’intero Mediterraneo, gran parte degli stock ittici di interesse commerciale sono sovrasfruttati, ed in molti casi è difficile distinguere gli effetti dell’eccessiva pesca da quelli determinati dai cambiamenti climatici.

Numerosi lavori scientifici hanno comunque dimostrato che i cambiamenti climatici tendono ad influenzare molteplici processi ecologici con conseguente calo della produttività degli stock ittici, a causa ad esempio di una maggiore stratificazione delle masse d’acqua e riduzione dei flussi dei nutrienti, riduzione del livello di ossigenazione e di pH delle acque. 

I cambiamenti climatici hanno effetti anche sulla composizione delle comunità perché specie non locali, e adatte a vivere in ambienti caldi di origine subtropicale, trovano nei mari italiani le condizioni ambientali per svilupparsi entrando in competizione con alcune specie autoctone che, necessitando di temperature dell’acqua inferiori, tendono a ridursi sempre più.