Insediamenti urbani

Gli insediamenti urbani ospitano la parte preponderante della popolazione italiana, rappresentando al contempo i maggiori responsabili e le principali vittime dei cambiamenti climatici.

Eventi di precipitazione intensa, con associato rischio idrogeologico, eventi estremi di temperatura e ondate di calore e riduzione delle precipitazioni, con conseguenti problemi associati di scarsità idrica, in particolare nelle aree insulari e nel sud del paese, possono indurre sugli insediamenti urbani effetti molto diversificati in termini di tipologia e intensità. Effetti sulla salute dei cittadini, sul funzionamento delle infrastrutture e delle reti tecnologiche, sulla gestione della domanda energetica, sull’approvvigionamento idropotabile, sulla competitività e redditività di alcune attività economiche, sulla qualità della vita delle fasce più svantaggiate della popolazione, nonchè rischi legati ad inondazioni, instabilità dei suoli e incendi, allagamenti negli insediamenti costieri, rappresentano esempi di possibili criticità urbane.

Negli insediamenti urbani di grandi dimensioni, alcuni impatti sono esaltati del fenomeno tipicamente urbano dell’isola di calore, che induce temperature mediamente più elevate nelle parti centrali delle città rispetto a quelle periferiche e extraurbane.

È importante sottolineare come l’elemento climatico sia nella maggioranza dei casi solo un fattore esasperante criticità pregresse dovute in larga parte ad un’inadeguata pianificazione e gestione delle risorse: il processo di urbanizzazione scarsamente controllato nel corso dell’ultimo secolo, la sistematica impermeabilizzazione del suolo e la trasformazione dei corsi d’acqua, associati in molti casi a sistemi scolanti inadeguati, hanno contribuito ad aumentare il rischio da dissesto idrogeologico urbano. La scarsità di vegetazione, l’abbondanza di superfici riflettenti, densità e altezza delle costruzioni, intensificano la vulnerabilità agli aumenti di temperatura con ricadute negative sulla salute.