Mitigazione

Il problema del cambiamento climatico è stato affrontato a livello internazionale nell’ambito delle Nazioni Unite attraverso la Convenzione Quadro del Cambiamento Climatico che deriva dall’ accordo ambientale internazionale prodotto dalla Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED, United Nations Conference on Environment and Development), informalmente conosciuta come Summit della Terra, tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992. Dalla nascita della convenzione le Parti (Stati) si incontrano ogni anno per una conferenza sul clima globale. Nella figura di seguito sono riportate le conferenze dove sono stati raggiunti accordi per la riduzione delle emissioni e quindi la mitigazione ai cambiamenti climatici.

Anche in ambito strettamente Europeo nella primavera 2007 Il Consiglio Europeo aveva già manifestato la necessità che l’Unione Europea avviasse una transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio attraverso un approccio integrato che prevedesse politiche integrate energetiche e per la lotta ai cambiamenti climatici. Nella figura di seguito sono riportati i principali passi in ambito Europeo per la lotta ai cambiamenti climatici.

Con il Regolamento (UE) 2018/1999 è stato istituito un sistema di Governance dell’Unione dell’Energia, che si basa su cinque pilastri (riduzione delle emissioni, incremento dell’efficienza energetica, fonti rinnovabili, ricerca e innovazione, sicurezza energetica e sviluppo del mercato interno dell’energia) e  mira a pianificare e tracciare le politiche e misure messe in atto dagli Stati Membri dell’Unione europea al fine di raggiungere gli obiettivi in materia. Il meccanismo di governance (Art. 1) è basato su Strategie a lungo termine, sui Piani nazionali integrati per l’energia e il clima che coprono periodi di dieci anni a partire dal decennio 2021-2030.

Nell’ambito di questo inquadramento, nel gennaio 2020 l’Italia ha inviato alla Commissione il proprio Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) con orizzonte al 2030, il cui obiettivo è quello di realizzare una nuova politica energetica che assicuri la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio nazionale e accompagni tale transizione. Come previsto dal regolamento nel corso del 2023 il Piano ha subito un primo aggiornamento, la bozza è stata inviata a giugno 2023 ed è disponibile al seguente link. La versione definitiva del Piano è prevista per giugno 2024. L’Italia, inoltre, in linea con quanto già previsto dal PNIEC, ha finalizzato e trasmesso a Bruxelles anche la propria Strategia nazionale di lungo termine sulla riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra. Tale strategia individua possibili percorsi per raggiungere nel nostro paese la neutralità climatica al 2050.

A fine 2020 la Commissione Europea ha varato il Next Generation EU, un pacchetto di finanziamenti che intende riparare ai danni economici e sociali dovuti alla crisi pandemica di COVID-19 ed aiutare quindi gli stati membri nella loro ripresa. Gli obiettivi che si pone il Next generation EU sono quelli di creare un Europa più ecologica, digitale e resiliente. L’Italia nei primi mesi del 2021 ha presentato il proprio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il piano, in piena coerenza con quanto evidenziato dalla Next Generation EU, individua sei aree tematiche principali su cui intervenire. Queste aree, definite anche missioni, prevedono tra le altre cose interventi legati a rivoluzione verde e transizione ecologica e ad infrastrutture per una mobilità sostenibile.