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Gradi giorno di riscaldamento – Indicatore proxy (Piemonte)
Le variazioni di temperatura interannuali determinano direttamente un minor o un maggior utilizzo delle risorse energetiche, con particolare riferimento al settore residenziale. In questo settore, le modifiche ai consumi sono legate in gran parte alle necessità dei cittadini di raffrescare o riscaldare le proprie abitazioni.
Se consideriamo le necessità del settore residenziale e in parte quelle del terziario, le modifiche dei consumi energetici dipendono strettamente dalla necessità dell’utenza di raggiungere un livello di comfort all’interno degli edifici, in particolar modo nelle abitazioni. Impatto positivo: una minor richiesta di energia termica per il riscaldamento domestico nel periodo invernale, contrazione dei consumi; Impatto negativo: maggiore richiesta di raffrescamento nei mesi estivi, incremento dei consumi elettrici.
L’andamento delle temperature, giornaliere, mensili e stagionali, influenza talvolta sensibilmente il consumo delle risorse energetiche, per la necessità dell’utenza di raffrescare o riscaldare i propri edifici.
Foto: DongGeun Lee (Unsplash)
L’indicatore proposto è un indicatore climatico, che rappresenta un proxy dei consumi energetici nel periodo invernale per il riscaldamento degli edifici. L’indicatore è definito come “Gradi Giorno di riscaldamento” e rappresenta una sommatoria termica dei giorni con temperatura media superiore a 20°C.
I gradi giorno di riscaldamento sono un parametro empirico utilizzato dalla normativa per suddividere il territorio nazionale in sei fasce climatiche. Ad ogni fascia climatica corrisponde un diverso fabbisogno termico degli edifici e, di conseguenza, una diversa richiesta di energia termica.
La somma dei Gradi Giorno per Riscaldamento (HDD) è un indicatore climatico che rappresenta un proxy dei consumi energetici. Nella Figura 1 si riporta l’andamento di HDD per Torino dal 1991 al 2023. In seguito all’aumento delle temperature conseguenti al riscaldamento globale, la tendenza dei gradi giorno è alla diminuzione. Questo comporta una diminuzione del fabbisogno energetico nel periodo invernale per il riscaldamento, con una conseguente riduzione delle emissioni. Analizzando gli scenari futuri, in Figura 2 si mostra la variazione dei gradi giorno nella città di Torino. E’ attesa una diminuzione progressiva dei gradi giorno nei prossimi decenni, più marcata, secondo lo scenario RCP 8.5, in particolare nel trentennio 2071-2100, con un calo tra il 15% e il 29%.
La Tabella 1 mostra le variazioni dell’HDD nei capoluoghi regionali, tutte statisticamente significative (int.conf.95%).
Contatti:
Mariaelena Nicolella – Arpa Piemonte
Barbara Cagnazzi – Arpa Piemonte
I gradi giorno di riscaldamento diminuiscono ovunque sulla regione, sia analizzando i dati osservati sia gli scenari futuri. Questo comporta una diminuzione del fabbisogno energetico e una riduzione delle emissioni di gas climalteranti. La diminuzione del fabbisogno è più significativa con scenari emissivi corrispondenti a un incremento maggiore della temperatura. Tale diminuzione porta ad una variazione della classe energetica prevalentemente nelle zone di media montagna.
- Fonte e accessibilità dei dati di base: Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e altri dataset di temperatura. 1) https://climadat.isprambiente.it/dati-e-indicatori/indicatori-di-impatto-dei-cambiamenti-climatici/riscaldamento/; 2) Piano Energetico Ambientale della Regione Piemonte https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2019-03/pear_def_dgr_14_12_2018.pdf
- Unità di misura: Gradi giorno GG
- Copertura spaziale: Regionale
- Copertura temporale: Clima osservato: per i capoluoghi di provincia, a partire dalla data di installazione della stazione di riferimento fino al 2023. Clima futuro: proiezioni sui trentenni 2036-2065 e 2071-2100 – valori assoluti e anomalie rispetto al periodo di riferimento 1976-2005 – da simulazioni EUROCORDEX, scenari RCP 4.5 e RCP 8.5. «Ensemble technique» su 11 modelli, con rimozione del bias calcolato su base mensile sul periodo 1976-2005.
- Periodicità di aggiornamento: Annuale
I gradi giorno di riscaldamento sono calcolati come la somma delle differenze tra la temperatura dell’ambiente (da DPR 412/93 20°C) e la temperatura media giornaliera . La differenza è conteggiata solo se positiva e viene considerato l’intero anno solare dal 1 gennaio al 31 dicembre. Se Tm < 20°C : 20°C -Tm e calcolo con Tm= (Tmax+Tmin)/2
L’impatto è sensibile ai cambiamenti climatici in corso con risvolti sia positivi (diminuzione del fabbisogno) che negativi (aumento del fabbisogno) in considerazione del periodo dell’anno: è ragionevole aspettarsi un aumento del fabbisogno energetico nei mesi estivi, sia per l’aumento delle temperature medie e minime, sia per una maggiore frequenza di eventi di ondate di calore. Allo stesso modo, è prevista una diminuzione del fabbisogno energetico finalizzato al riscaldamento abitativo durante i mesi invernali.