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Temperatura superficiale del mare

Nel sistema aria-acqua, la variazione della temperatura superficiale del mare è una diretta conseguenza delle variazioni climatiche. Il cambiamento globale impatta sull’ambiente marino con aumento delle temperature superficiali e stratificazione più marcata e profonda delle masse d’acqua con mortalità massive di organismi bentonici, possibile riduzione della connessione fra ambienti profondi e costieri e alterazione di: cicli biogeochimici associati a cambiamenti nel metabolismo microbico; distribuzione/impatti di contaminanti; fenologia di specie animali e vegetali (aumento vulnerabilità e tassi di estinzione); reti trofiche (modifiche processi di produzione/consumo); struttura e distribuzione di comunità planctoniche e bentoniche. Si segnala inoltre la crescita della componente microbica con aumento dei fenomeni epidemiologici e condizioni favorevoli all’ingresso di specie non indigene.

Le alterazioni delle componenti climatiche generano variazioni dirette della temperatura superficiale del mare che in presenza di particolari condizioni possono risultare attenuate o ritardate.

Foto: Denis Guiatti (ARPA FVG)

L’indicatore esprime il trend di variazione della temperatura superficiale dell’acqua del mare espresso in °C. ed è volto a valutare l’alterazione delle caratteristiche e dei processi chimico-fisici in termini di scambi calore.

Il trend risulta attualmente non definito. A partire dal 2002, per tutti gli anni, si nota infatti il medesimo andamento stagionale dei valori di temperatura, con i valori minimi intorno a febbraio e i massimi tra luglio e agosto.

La linea rossa che si discosta leggermente dalle altre misurazioni effettuate nel mese di agosto (Fig. 1), corrisponde all’anno 2003, anno nel quale i valori di temperatura dell’aria della stagione estiva sono risultati ben al di sopra della media climatologica e indica il valore massimo estivo dal 2002 al 2018. La frequenza delle misurazioni bimestrale risulta essere funzionale a descrivere il trend e l’evolversi della situazione ambientale.

Contatti:

Veronica Parodi – ARPAL                                                                                                                                                                                           veronica.parodi@arpal.liguria.it                                                                                                                                                                              mare.metropolitano@arpal.liguria.it  

I valori di temperatura registrati nei diversi periodi sono sempre compresi tra 14° e 27° in tutti gli anni della serie storica considerata. Per valutare il trend, attualmente non definibile, si ritiene necessario acquisire ulteriori dati.

  • Fonte e accessibilità dei dati di base: Dati disponibili sul Sistema Informativo Regionale Ambiente Ligure (https://servizi.regione.liguria.it/page/welcome/QUALITA_ACQUE_MARINE)
  • Unità di misura: Gradi centigradi (C°)
  • Copertura spaziale: Regionale
  • Copertura temporale: 2002-2018
  • Periodicità di aggiornamento: L’indicatore può essere aggiornato con cadenza minima bimestrale.

I dati di temperatura provengono dalle misure effettuate con sonda multiparametrica lungo la colonna d’acqua, a partire dalla superficie sino al fondo, in 76 stazioni poste lungo la costa ligure dal 2002 al 2018. I dati sono estrapolati dal software sonda ed elaborati per ottenere un valore di temperatura ogni metro di colonna d’acqua. Il trattamento dei dati è stato effettuato tramite strumenti pivot di Excel. Sono stati mediati i valori di temperatura superficiale rilevati nei vari punti di campionamento nei diversi mesi di ciascun anno, ottenendo un valore medio per anno, per mese.

Si ipotizza un innalzamento della temperatura superficiale del mare, in termini di differenza fra il trentennio 2021-2050 rispetto al valore medio del trentennio 1981-2010, compreso fra 1 e 2 °C che potrà determinare un impatto ad esempio sui “servizi ecosistemici di supporto” e sui servizi di “fornitura”. L’aumento di temperatura degli strati superficiali dell’oceano determinerebbe un aumento della differenza termica rispetto agli strati maggiormente profondi e quindi una maggiore stratificazione verticale. In un contesto costiero l’aumentata stratificazione, congiuntamente ai processi eutrofici, comporterebbe una ridotta ventilazione e, di conseguenza, il possibile instaurarsi di condizioni di anossia.