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Posidonia Rapid Easy Index – Indice PREI
Caratterizzazione degli impatti dei cambiamenti climatici:
– Riscaldamento delle acque: metabolismo ed insorgenza patologie (impatto diretto e negativo), variazioni della salinità (impatto diretto e negativo), aumento della pressione degli erbivori termofili (impatto indiretto e negativo), aumento macrofite aliene invasive/concorrenti (impatto indiretto e negativo).
– Aumento eventi estremi: impatti negativi diretti (aumento repentino e prolungato della temperatura dovuto ad ondate di calore) e indiretti (impatti meccanici, erosione, aumento della torbidità, dovuti a mareggiate eccezionali).
– Innalzamento del livello del mare: variazione della profondità di penetrazione della radiazione luminosa (impatto diretto e negativo).
– Acidificazione: effetti sugli epibionti (impatti diretti negativi).
– Possibili impatti diretti positivi sulla fotosintesi e sull’accrescimento.
Foto: ISPRA
Concepito per contribuire a definire la qualità dei corpi idrici marino-costieri, è strutturato sul confronto tra le condizioni di riferimento e quelle osservate di una data prateria. Comprende descrittori sensibili ad un’ampia gamma di fattori di pressione; esso è in grado di integrare nel tempo gli effetti di differenti alterazioni fisiche, chimiche e biologiche dell’ecosistema.
Allo stato attuale, considerata la quantità di dati disponibile, non è possibile definire un trend.
Tuttavia l’acquisizione regolare di dati connessa ai monitoraggi richiesti dall’implementazione della Direttiva Acque (2000/60/CE) , garantisce la disponibilità di serie di dati pluriennali.
Contatti:
Sara Dastoli – ISPRA
Matteo Conti– ISPRA
Luisa Nicoletti – ISPRA
luisa.nicoletti@isprambiente.it
Laura Sinapi – ISPRA
La Posidonia oceanica è una specie endemica del mar Mediterraneo e, per ampiezza di distribuzione e abbondanza, è una delle specie più importanti per garantire l’equilibrio ecologico costiero.
Nelle carte dei valori PREI relative ai periodi 2016-2019 e 2019-2022 si può osservare come siano assenti le classi «cattivo» e «scarso», non rappresentate (lo stato «cattivo» corrisponde ad una recente non sopravvivenza di Posidonia oceanica, ovvero, alla sua scomparsa da meno di cinque anni). Va evidenziato inoltre che il valore elevato si ritrova in alcune stazioni della Toscana; in Sicilia e Sardegna tale classe è ben rappresentata, con una forte preponderanza in quest’ultima isola.
- Fonte e accessibilità dei dati di base: https://annuario.isprambiente.it
- Unità di misura: Adimensionale
- Copertura spaziale: Nazionale
- Copertura temporale: 2016-2022
- Periodicità di aggiornamento: Triennale
Ciononostante, nello scenario peggiore, P. oceanica potrebbe perdere il 75% dell’habitat idoneo alla sua colonizzazione entro il 2050, e sarebbe a rischio di estinzione funzionale entro il 2100 (Chefaoui et al., 2018).