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Consumi di gas naturale nel settore residenziale
Le variazioni di temperatura interannuali determinano direttamente un minor o un maggior utilizzo delle risorse energetiche, con particolare riferimento al settore residenziale. In questo settore, le modifiche ai consumi sono legate in gran parte alle necessità dei cittadini di raffrescare o riscaldare le proprie abitazioni.
Se consideriamo le necessità del settore residenziale e in parte quelle del terziario, le modifiche dei consumi energetici dipendono strettamente dalla necessità dell’utenza di raggiungere un livello di comfort all’interno degli edifici, in particolar modo nelle abitazioni. L’impatto positivo è dato da una minor richiesta di energia termica per il riscaldamento domestico nel periodo invernale e dalla contrazione dei consumi; mentre l’impatto negativo è dato da una maggiore richiesta di raffrescamento nei mesi estivi e dall’incremento dei consumi elettrici.
L’andamento delle temperature, giornaliere, mensili e stagionali, influenza talvolta sensibilmente il consumo delle risorse energetiche, per la necessità dell’utenza di raffrescare o riscaldare i propri edifici.
Foto: DongGeun Lee (Unsplash)
Il gas naturale è il primo vettore in Lombardia col 35% degli usi energetici finali. Poiché il consumo varia con la stagionalità termica, specie quella invernale, l’indicatore è riferito al solo consumo del settore residenziale. Essendo l’indicatore strettamente correlato alla stagionalità termica invernale, le oscillazioni annuali e la tendenza sul lungo periodo rendono possibile una buona valutazione della modifica dei consumi energetici in relazioni ai cambiamenti climatici.
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Consumi gas naturale | Tmedia in pianura | |
Anni | ktep | °C |
2000 | 4,634 | 6,6 |
2001 | 4,842 | 5,8 |
2002 | 4,741 | 7,1 |
2003 | 5,073 | 6 |
2004 | 5,232 | 5,8 |
2005 | 5,626 | 4,7 |
2006 | 5,326 | 5,6 |
2007 | 4,987 | 6,6 |
2008 | 5,221 | 6 |
2009 | 5,305 | 5,6 |
2010 | 5,835 | 5 |
2011 | 5,236 | 5,9 |
2012 | 5,320 | 5,9 |
2013 | 5,329 | 5,7 |
2014 | 4,334 | 8,4 |
2015 | 4,855 | 6,8 |
2016 | 4,779 | 6,7 |
2017 | 4,802 | 6,2 |
2018 | 4,756 | 6,4 |
L’indicatore mostra evidenti oscillazioni annuali, in maggior misura determinati da alternanza tra mesi invernali più freddi e altri più miti (Tab.1). In riferimento a questo, sono evidenti i picchi massimi di consumo del 2005 e del 2010 (Fig.1), così come quello minimo del 2014. Nel complesso, risulta altresì evidente la decrescita negli ultimi 5 anni, valutabile all’incirca del 10% rispetto alla media degli anni intorno al 2010. E’ probabile che questo trend negativo sia influenzato anche da un graduale miglioramento dell’efficientamento energetico. Un fattore che al contrario limita il trend di calo è la transizione energetica verso un crescente utilizzo di questa risorsa.
Contatti:
Orietta Cazzuli – ARPA Lombardia o.cazzuli@arpalombardia.it
Antioco Vargiu – ARPA Lombardia a.vargiu@arpalombardia.it
Matteo Zanetti – ARPA Lombardia ma.zanetti@arpalombardia.it
Un aumento della temperatura media invernale induce una diminuzione del periodo di attivazione dei sistemi di riscaldamento residenziale che si traduce in una minor domanda di gas naturale per il settore residenziale. Sono considerati anche altri fattori, oltre al contesto climatico, che concorrono alla variazione dei consumi energetici in campo residenziale, quali l’incremento dell’efficientamento energetico, la crescita demografica, l’incremento delle superfici residenziali abitabili. Tale indicatore è complementare all’indicatore dei consumi di energia elettrica per la climatizzazione residenziale nel mese di luglio.
- Fonte e accessibilità dei dati di base: Infrastrutture Lombarde S.p.A.; Copernicus ECMWF.
- Unità di misura: Consumi di gas: Ktep
- Copertura spaziale: Regionale
- Copertura temporale: 2000 – 2018
- Periodicità di aggiornamento: Annuale
Per stimare il consumo annuo di gas naturale ad uso residenziale, il consumo annuo totale registrato dal distributore SNAM Rete Gas è stato suddiviso in usi cittadini e del terziario, autotrazione, industria e termoelettrico. In tale suddivisione influiscono anche parametri quali: la superficie residenziale annua, i rendimenti medi degli impianti di riscaldamento, i consumi legati ad altri vettori energetici. Il dato di temperatura media invernale è ottenuto come media delle temperature di gennaio, febbraio, marzo, novembre e dicembre per ciascun anno, sull’area del dataset ERA5 della pianura lombarda.
L’impatto è sensibile ai cambiamenti climatici in corso con risvolti sia positivi (diminuzione del fabbisogno) che negativi (aumento del fabbisogno) in considerazione del periodo dell’anno: è ragionevole aspettarsi un aumento del fabbisogno energetico nei mesi estivi, sia per l’aumento delle temperature medie e minime, sia per una maggiore frequenza di eventi di ondate di calore. Allo stesso modo, è prevista una diminuzione del fabbisogno energetico finalizzato al riscaldamento abitativo durante i mesi invernali.