ClimeFish – Co-creating a Decision Support Framework to ensure sustainable fish production in Europe under climate change
ClimeFish è un progetto Horizon 2020, che coinvolge 21 partner internazionali, focalizzato sulle attività di pesca ed acquacoltura sia in ambiente marino che di acqua dolce. Attraverso l’analisi comparata di 16 diversi casi studio, variamente distribuiti in Europa, si punta ad effettuare delle previsioni sui possibili effetti dei cambiamenti climatici a livello di struttura e funzionamento degli ecosistemi acquatici e delle loro ripercussioni sulle attività di sfruttamento. Lo scopo finale del progetto è, infatti, quello di creare degli schemi di gestione adattativa che confluiscano poi in un Decision Suppporting System, generato direttamente dal basso con il coinvolgimento degli stakeholders.
Settore | Ecosistemi marini Ecosistemi di acque interne e di transizione |
Impatto su cui agisce l’azione settoriale | Modifica della composizione delle comunità ecologiche acquatiche |
Tipologia di azione | Green |
Parole chiave | Pesca, acquacoltura, co-creazione, gestione adattativa, cambiamenti climatici |
Ambito di applicazione | Ambito nazionale |
Localizzazione | Bacino alto Adriatico e lago di Garda |
Data di avvio | 01/04/2016 |
Data di fine | 01/03/2020 |
Pesca in Adriatico. L’attività di pesca in alto adriatico si è dimostrata estremamente vulnerabile al riscaldamento delle acque, dal momento che la quasi totalità delle catture risultata composta da specie ad affinità termica freddo/temperata, che quindi sono le più sensibili alle variazioni termiche;
in accordo con gli scenari applicati, è risultato che la temperatura è attesa crescere oltre i livelli ottimali caratteristici delle specie ad affinità fredda presenti nell’area; ciò potrebbe quindi portare al collasso delle popolazioni di tali specie.
Le osservazioni raccolte indicano un aumento della presenza di specie invasive termofile nell’area. Alcune di esse presentano un valore commerciale e sono oggetto di prelievo; queste potrebbero quindi, potenzialmente, costituire una risorsa per l’attività di pesca. Tuttavia, ulteriori analisi, hanno dimostrato che anche tali specie invasive potrebbero non ‘sopportare’ le variazioni di temperatura previste in alcuni degli scenari climatici applicati e quindi non diventare utili per sostituire le attuali specie oggetto di pesca.
Pesca nel lago di Garda. L’aumento delle temperature potrebbe superare i livelli ottimali per diverse specie ittiche, causando una riduzione dei tassi di crescita e determinando una diminuzione delle rese di pesca;
Il riscaldamento dell’acqua potrebbe, inoltre, influire in particolare su alcuni stadi vitali, mettendo a rischio il reclutamento delle popolazioni delle stesse specie;
Le simulazioni modellistiche indicano che la severità degli effetti dovuti al clima dipende dalla gestione dei prelievi, che possono aumentare o smorzare gli impatti negativi
Nel caso di studio si sono evidenziati alcuni vuoti conoscitivi, che dovrebbero essere colmati per passare ad una gestione delle risorse maggiormente basata sulle evidenze biologiche. Per questo motivo dovrebbero essere stabiliti programmi di monitoraggio regolari e ripetuti nel tempo.
Mitilicoltura in Adriatico. Le simulazioni modellistiche condotte hanno evidenziato possibili modifiche delle performance di crescita in relazione ai diversi scenari climatici testate. Il cambiamento più rilevante riguarda l’aumento del tempo richiesto per il raggiungimento della taglia commerciale, sotto lo scenario RCP4.5 (fino a 28 gg); mentre una sua riduzione è state rilevata con lo scenario RCP8.5. Inoltre, cambimenti dei tassi metabolici potrebbero impattare sulle interazioni tra mitilicoltura, processi in colonna d’acqua e cicli biogeochimici
Il progetto ha consentito di effetturare una serie di attività per evidenziare eventuali gap conoscitivi e sensibilizzare gli stakeholders in merito ai rischi legati agli effetti dei cambimenti climatici. La valutazione del rapporto costi/benefici è quindi del tutto positiva.
L’ampio consorzio costituitosi per il progetto ha offerto la pssoibilità di scambiare infromazioni ed esperienza ad una scala pan-europea, con notevoli vantaggi operativi. Anche l’attività di sensibilizzazione degli stakeholders ha prodotto risutlati interessanti, consentendo un’attività di formazione rivelatasi propedeutica agli incontri di scambio e di co creazione dei possibili interventi.
Uno degli elementi principali di criticità è legato alla possibilità di effettuare un downscaling dei modelli climatici globali alla scala spaziale richiesta per questo tipo di interventi progettuali, con un sufficiente livello di confidenza.
Tutti i risultati ottenuti sono trasferibili ad altre realtà simili, sia in termini di approccio (modellistica utilizzata, coinvolgimento degli stakeholders nella messa a punto delle strategie di adattamento). Inoltre, i risultati ottenuti possono offrire indicazioni sui possibili effetti dei cambiamenti climaitci in altre zone con caratteristiche ambientali simili, oltre che essere viste come casi sentinella per ecosistemi a maggiori latitudini.
Universitetet i Tromsoe – Norges Arktiske Universitet (Norway), Memorial University of Newfoundland (Canada), Avs Chile Sociedad Anonima (Chile), Biologicke Centrum AV CR, V. V. I. (Czechia), International Council for the Exploration of The Sea (Denmark), Sp/F Syntesa (Faeroe Islands), Federation Europeenne des Producteurs Aquacoles Association (France), Brandenburgische Technische Universitat Cottbus-Senftenberg (Germany), Hellenic Centre for Marine Research (Greece), Nemzeti Agrarkutatasi es Innovacios Kozpont (Hungary), Matis Ohf (Iceland), Food and Agriculture Organization of The United Nations Fao (Italy), Universita Ca’ Foscari Venezia (Italy), Havforskningsinstituttet (Norway), Nofima As (Norway), Centro Tecnologico del Mar – Fundacion Cetmar (Spain), Agencia Estatal Consejo Superior Deinvestigaciones Cientificas (Spain), Stockholms Universitet (Sweden), The University Court of The University Of Aberdeen (United Kingdom), The University of Stirling (United Kingdom), Truong Dai Hoc Nha Trang (Vietnam).
Promotore: Artic University of Tromso
Referente: per UO UNIVE, Fabio Pranovi
- E-mail: fpranovi@unive.it
Sito Web: https://climefish.eu/