Progetto ClimaMi: climatologia per le attività professionali e l’adattamento ai cambiamenti climatici urbani nel milanese
ClimaMi supporta con dati climatici ad hoc i professionisti pubblici e privati che negli ambiti urbani del bacino aerologico milanese svolgono attività di progettazione e gestione del territorio, dal singolo edificio/impianto/opera all’intera area cittadina. Si tratta di indicatori climatici sito riferiti e relativi in gran parte all’ultimo decennio appena terminato, elaborati in modo da poter essere fruiti come input in algotitmi e modelli di settore oppure di supporto alle decisioni. ClimaMi mira a modificare l’approccio professionale nella direzione dell’adattamento al cambiamento climatico attraverso strumenti conoscitivi e dati sul clima urbano nonché corsi di capacity building strutturati e progettati per target (tipo di professionalità, privato/pubblico) e tematiche (energia, progettazione architettonica, pianifiicazione urbanistica, drenaggio meteorico urbano, verde pubblico, ecc.).
Settore | Insediamenti urbani Energia |
Impatto su cui agisce l’azione settoriale | Modifica dei consumi energetici |
Tipologia di azione | Soft |
Parole chiave | Clima urbano, indicatori climatici, energia, progettazione edificio-impianto, pianificazione territoriale, allagamenti urbani, verde pubblico |
Ambito di applicazione | Comune |
Localizzazione | Comuni del bacino aerologico milanese: Città Metropolitana di Milano e parte delle province di Pavia, Lodi, Monza e Brianza |
Data di avvio | 01/01/2019 |
Data di fine | 28/02/2022 |
Si è realizzato lo Strumento Informativo Clima Urbano SI-CU, open source, comprendente il Database Climatologico (94 indicatori climatici espressi secondo le definizioni usate da professionisti e norme tecniche; DB interrogabile per settore di attività, località, parametro climatico, dettaglio temporale); l’Atlante Climatico della Temperatura dell’Aria (una serie di mappe che restituiscono la distribuzione spaziale dei valori estivi ed invernali di temperatura dell’aria media ed estrema nello strato atmosferico prossimo al suolo su una griglia regolare di 100 metri x 100 metri comprendente l’intero dominio del progetto; per ogni mappa di temperatura si fornisce anche la mappa delle relative incertezze; particolare attenzione è dedicata ai fenomeni dell’isola di calore urbana e agli episodi di ondata di calore); il Catalogo delle Precipitazioni (dedicato alla caratterizzazione spaziale e temporale del regime delle precipitazioni con particolare riferimento agli eventi estremi, alle piogge di intense di brevissima durata – in corso di realizzazione); le Linee Guida applicative (procedurali e di indirizzo sul significato di adattamento alla crisi climatica e sull’utilizzo di dati e indicatori climatici nei vari settori applicativi – in aggiornamento); i Quaderni delle sperimentazioni (che raccontano operativamente i casi pilota di interventi progettuali o di pianificazione territoriale che stanno usufruendo operativamente degli strumenti di ClimaMi – in redazione). Fino ad ora nel SI-CU (DB e Attlante) sono entrati registrandosi 108 utenti e vi sono state 200 interrogazioni. Sono stati effettuati, in ogni annualità, Corsi di Capacity Building appositamente progettati per diversi target (architetti, ingegneri, tecnici e funzionari pubblici di enti locali e Regione Lombardia), comprendenti temi di climatologia urbana sia teorica che applicata ai diversi settori di attività incluso il supporto alle policy territoriali. Hanno usufruito gratuitamente dei Corsi di Capacity Building realizzati nel 2019 e 2020 complessivamente circa 1650 professionisti/tecnici-funzionari pubblici. Sono in corso 4 sperimentazioni applicative del SI-CU a diversa scala spaziale: progettazione opera idraulica, depavimentazione piazza e incidenza su microclima, area industriale da rigenerare, aggiornamento PGT comunale. Nell’ultimo caso, Aggiornamento del PGT del Comune di Melzo (MI), si è introdotto quantitativamente un indicatore climatico (temperatura estiva durante ondata di calore) che ha contribuito, insieme a indicatori di altri settori economico-sociali e ambientali, alla scelta degli scenari progettuali tra i vari ipotizzati per le varianti di PGT; ora si stanno selezionando gli indicatori climatici da includere nel Piano di Monitoraggio del PGT.
I benefici non sono monetizzabili in un progetto come questo che mira a migliorare la conoscenza del clima urbano a fini applicativi di un’ampia platea di professionisti. In particolare non si è al momento in grado di quantificarne l’incidenza nella pratica professionale quotidiana a beneficio dell’adattamento ai cambiamenti climatici delle aree urbane coinvolte. Gli strumenti conoscitivi del progetto hanno destato interesse e alcune amministrazioni pubbliche, tra cui il Comune di Milano, stanno inserendo indicatori e mappe di ClimaMi nei loro portali open source per aumentarne la diffusione e l’utilizzo anche a fini professionali. Tali indicatori di ClimaMI iniziano ad essere utilizzati anche in altri progetti, quale ad es. il progetto “La Brianza Cambia Clima” presentato dai Comuni di Cesano Maderno, Meda, Bovisio Masciago e Varedo per la definizione di una “Strategia di Transizione Climatica”.
Oltre alla stretta collaborazione tra i partner di progetto, che hanno realizzato internamente tutta l’attività prevista dal progetto e che hanno potuto contare sulla rete meteorologica proprietaria del capofila, si è instaurato fin da subito un proficuo dialogo con gli stakeholder di diversa natura che hanno supportato formalmente il progetto: enti pubblici ai vari livelli territoriali, Facoltà Universitarie e altri enti di ricerca, Utility delle acque, Ordini e associazioni professionali, associazioni di terzo settore, società di ingegneria. Tale dialogo è stato strutturato al’interno di un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, con l’intento di analizzare esigenze e uniformare i lessici di settore. Alcuni stakeholder, anche privati, hanno condiviso i propri dati meteorologici al fine di contribuire agli strumenti informativi del progetto, strumenti che forniscono dati e mappe climatici in open source con licenza che ne permette anche l’utilizzo a fini business. Con altri stakeholder si sono avviati dei casi di sperimentazione di utilizzo pratico del SI-CU. L’attività formativa, progettata ed erogata in buona parte dai partner di progetto, si è avvalsa anche della collaborazione di esperti degli stessi stakeholder nonché degli ordini professionali. Ampio spazio è dedicato anche alla comunicazione di dati e trend climatici alla cittadinanza, attravero i media (comunicati stampa e articoli sui quotidiani; interviste alle radio e televisioni), il web (post sui social, newsletter), eventi in presenza (esperenziali: passeggiate climatiche; frontali: seminari, convegni). Non si vuole che l’esperienza di ClimaMi termini con il completamento del progetto e con esso pratiche professionali virtuose che necessitano di dati aggiornati e sempre più dettagliati nel dominio spazio-temporale: si sta ragionando, anche con enti pubblici, sulle modalità di sviluppo di ClimaMi per assicurare aggiornamenti periodici sia in termini di indicatori climatici che di formazione professionale al proposito.
La principale criticità è legata alla mancanza sul territorio di una rete capillare di stazioni meteorologiche dedicate al clima urbano, cui non possono supplire adeguatamente i sistemi di telerilevamento (satelliti, radar).
Il progetto è attuabile in altri contesti, urbani e non, dotati di stazioni meteorologiche. La replicabilità e trasferibilità è stata esplicitamente richiesta fin dalla fase di proposta progettuale. Le Linee Guida introducono al tema della crisi climatica e agli strumenti dal locale alla dimensione europea implememtati in questi anni; contengono sezioni procedurali in cui sono descritti i singoli indicatori climatici, il loro impiego pratico e l’algoritmo di calcolo. Sono riportati i materiali o i riferimenti (nel caso dei corsi in e-learning professionali) di tutti i corsi di capacity building effettuati. Il progetto è stato promosso e presentato a vari soggetti, tra cui altri Ordini professionali lombardi e non, con cui si sono o si stanno realizzando corsi parallel, e il Coordinamento Agende 21 Italiane che è anche stakehoder formale di progetto. L’organizzazione di corsi e convegni online, per fronte alla pandemia, ha poi allargato la partecipazione a livello nazionale.
Fondazione Ordine degli Architetti PPC della provincia di Milano, Fondazione Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano, Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Promotore: Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo
Referente: Cristina Lavecchia
- E-mail: c.lavecchia@fondazioneomd.it, info@progettoclimami.it
Sito Web: www.progettoclimami.it