AForClimate: foreste e cambiamenti climatici  

Il progetto LIFE AForClimate mira a fornire soluzioni concrete per realizzare una selvicoltura e una pianificazione forestale efficaci nell’adattamento ai cambiamenti climatici. Specificatamente AForClimate intende migliorare la base di conoscenze utile allo sviluppo di azioni adattative tramite la creazione di un modello previsionale che includa i cambiamenti climatici e la loro variabilità considerata ad elevato dettaglio geografico, necessaria per la realizzazione di calendari di interventi e pratiche selvicolturali sostenibili.
Il progetto vuole predisporre un modello che, durante periodi di condizioni climatiche favorevoli, consenta la raccolta di una maggiore quantità di massa legnosa (dal 5-7% al 15-20%), favorendo anche l’incremento di CO2 sequestrata tramite stoccaggio e maggior tasso di accrescimento, conservando la capacità produttiva del bosco e mitigando gli impatti dei cambiamenti del clima.
AForClimate prevede inoltre un meccanismo di monitoraggio che misuri, entro la fine del periodo di implementazione, gli effetti stessi del modello sulla gestione del bosco e ne valuti gli impatti in termini di capacità produttiva, rigenerativa e di biodiversità. L’azione progettuale, infatti, si riferisce all’intero ecosistema di faggeta e considera le sue componenti quali imprescindibili per una corretta gestione forestale.

Settore Foreste e produttività forestale
Impatto su cui agisce l’azione settoriale Impatto sulla produttività forestale
Perdita biodiversità/variazione composizione specifica
Tipologia di azione Green
Parole chiave Adattamento ai cambiamenti climatici, Aree boschive, Aree montane, Foresta, Gestione ambientale, Pianificazione forestale sostenibile.
Ambito di applicazione Nazionale
Localizzazione Le aree dimostrative del progetto AForClimate sono collocate in faggete di 3 differenti
complessi forestali di Toscana, Molise e Sicilia.
Data di avvio 01/09/2016
Data di fine 01/07/2022

Le variabili climatiche, principalmente temperatura e piovosità, influenzano direttamente la crescita delle piante. Tuttavia la pianificazione degli interventi selvicolturali non si basa oggi su questi parametri. Conoscendo la risposta delle piante alla variabilità del clima e monitorando costantemente variabili quali temperatura e piovosità è possibile intervenire solo nelle fasi di alta reattività del bosco, dove esso può rispondere meglio allo stress causato dal taglio. Su queste basi il progetto AForClimate vuole diffondere un’innovativa metodologia di pianificazione e di gestione forestale pensata per garantire un miglior adattamento delle foreste ai cambiamenti climatici in atto.

Le attività di networking previste dal progetto hanno permesso una larga diffusione dell’iniziativa. Proficui rapporti di collaborazione sono stati allacciati, in particolare, con i partner di altri 16 progetti LIFE.

Portare un pensiero globale a livello locale ha comportato diverse criticità. Alcuni ritardi si sono accumulati per ragioni di carattere organizzativo e amministrativo dovute alle mutate condizioni nell’assetto di alcuni beneficiari

Il metodo proposto da AForClimate è utile per conoscere quando determinate porzioni di foresta si trovano in una fase di alta o bassa reattività e suggerisce di conseguenza i momenti più idonei per intervenire, in base al piano di gestione. L’insieme di queste informazioni costituirà un sistema di supporto utile alla gestione forestale e potenzialmente esportabile

Regione Molise, Regione Siciliana – Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea, Unione Montana dei Comuni del Mugello, D.R.E.AM. Italia società cooperativa agricolo forestale, Compagnia delle Foreste s.r.l., Università di Palermo – Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali, Università degli Studi del Molise.

Promotore: CREA Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria
Referente: Ugo Chiavetta

Sito Web: https://www.aforclimate.eu/it/