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Fattore R erosività media annua delle precipitazioni

Le precipitazioni rappresentano la forza determinante dei processi erosivi. Variazioni della climatologia delle precipitazioni hanno effetti sui fenomeni di erosione e di dissesto idrogeologico. Si può ipotizzare che l’incremento delle temperature in atto possa influenzare la frequenza e la magnitudo dei fenomeni convettivi che sono la causa delle precipitazioni intense, fenomeni, questi, maggiormente impattanti sull’erosione del suolo.

Gli effetti erosivi delle precipitazioni possono essere potenziati o ridotti dalle caratteristiche morfologiche, geo-pedologiche, colturali e gestionali del territorio (pedologia degli strati superficiali del terreno, copertura del suolo e pratiche agricole). 

L’incremento della capacità erosiva delle precipitazioni ha effetti sulla perdita della parte superficiale del suolo, con conseguenti danni che si verificano sia nel luogo in cui l’erosione ha avuto atto (on-site), che in località lontane (off-site). Precipitazioni omogeneamente distribuite nel tempo e nello spazio e determinate da eventi poco intensi, riescono ad infiltrarsi nel terreno, garantendo la disponibilità delle risorse idriche nel suolo e nella falda. 

L’erosione del suolo è comunque un fattore naturale che ha contribuito a modellare il territorio e che contribuisce al ripascimento dei litorali.

Le precipitazioni forniscono l’energia che causa i processi di erosione dei suoli. L’energia erosiva delle precipitazioni, sul territorio italiano, è un importante elemento di potenziale innesco dei fenomeni erosivi e di dissesto idrogeologico. L’entità effettiva dei fenomeni erosivi dipende però da un complesso di fattori naturali ed antropici.

Foto: Matteo Cesca (ARPA Veneto)

Secondo il metodo RUSLE il fattore R è il prodotto tra l’energia cinetica dell’evento piovoso (E) e la massima intensità su un intervallo di 30 minuti (I30)Il fattore R sintetizza gli effetti combinati delle variazioni, nel tempo, dei quantitativi totali di precipitazione e delle intensità di questi eventi, in termini di variazione del potenziale effetto erosivo della pioggia.

In Veneto è stato considerato il periodo di 30 anni  dal 1993 al 2022 (Fig. 1). Analizzando i trend del periodo (Theil-Sen’s slope estimator) si osserva (Fig. 2) che 98 stazioni su 119 presentano segnali di aumento del fattore R ma solo per 21 delle 98 stazioni il trend in aumento è statisticamente significativo (Mann-Kendall test).

Contatti: 

Francesco Rech – ARPAV                                                                                                                                                                                     francesco.rech@arpa.veneto.it 

 

 

Erosività media annua delle precipitazioni o fattore R esprime il contributo energetico fornito dalle precipitazioni per attivare i processi erosivi del suolo. R valuta l’effetto combinato di durata, quantità e intensità di ciascun evento di precipitazione. In Veneto, confrontando l’andamento dell’erosività media annua nel corso degli ultimi 30 anni, sono emersi segnali di incremento  del fattore R  diffusi su quasi tutto il territorio.

  • Fonte e accessibilità dei dati di base:

    I dati utilizzati per il calcolo del fattore R – Erosività media annua risiedono nella banca dati dell’ARPA Veneto denominata SIRAV e possono essere richiesti sia come dati elementari di precipitazione sia come dati elaborati di erosività.

  • Unità di misura: MJ mm ha-1 h-1 yr-1
  • Copertura spaziale: Regionale
  • Copertura temporale: 1993-2022
  • Periodicità di aggiornamento: Annuale

  • R = erosività media annua delle precipitazioni
  • n = numero di anni considerati
  • mj = n.  eventi erosivi presi in considerazione nell’anno j
  • EI30= indice di erosività dell’evento k (MJ mm ha-1 h-1)

Le proiezioni climatiche regionali per il Nord-Est Italia – EURO-CORDEX rielaborate con dati da stazioni meteorologiche regionali – mostrano una grande differenza tra lo scenario a basse emissioni di gas serra RCP2.6 e quello ad alte emissioni RCP8.5. Nel primo caso non ci si aspetta una variazione statisticamente significativa nella variazione della precipitazione media. Nel secondo caso ci si aspetta un aumento della precipitazione media in inverno (fino al + 25 % sul settore alpino) e una diminuzione in estate (fino al – 30 % in pianura) nel periodo 2071-2100 rispetto al periodo di riferimento 1976-2005.

Uno degli indicatori per identificare gli eventi alluvionali o di forte erosione è il 95percentile della distribuzione delle precipitazioni giornaliere. Le proiezioni climatiche regionali indicano un aumento delle precipitazioni cumulate al di sopra del 95o percentile per lo scenario RCP8.5 a fine secolo ad eccezione dell’estate, in particolare nella stagione invernale e autunnale nel settore alpino e nella fascia costiera (fino a + 80 %).