1. Home
  2. /
  3. Dati e Indicatori
  4. /
  5. Indicatori di impatto dei cambiamenti climatici
  6. /
  7. Temperatura media delle catture commerciali

Temperatura media delle catture commerciali

L’aumento della temperatura atmosferica determina un aumento della temperatura superficiale del mare. Le prestazioni fisiologiche di molti organismi marini (ad esempio il metabolismo e il successo riproduttivo) dipendono dalla temperatura del mare. I pesci rispondono al riscaldamento del mare spostandosi in aree dove le condizioni ambientali sono loro più favorevoli. La composizione delle comunità marine quindi può cambiare con ripercussioni sulla composizione delle catture della pesca.

Poiché alcune specie ad affinità fredda (es. la sardina) hanno un importante valore commerciale, in particolare in alcune aree, la loro diminuzione potrebbe tradursi in una perdita economica per il settore.

L’espansione geografica e aumento di specie ad affinità calda di interesse commerciale potrebbe avere un effetto positivo sulla pesca.

L’aumento della temperatura degli oceani sta determinando uno spostamento verso latitudini più elevate delle specie più sensibili al caldo. Ne consegue un aumento relativo delle specie ad affinità calda rispetto quelle ad affinità fredda nelle catture commerciali nelle zone temperate.

Foto: Tomaso Fortibuoni (ISPRA)

Rappresenta la temperatura media delle catture commerciali della pesca. Ogni specie è caratterizzata da una temperatura preferenziale, che viene pesata anno per anno dalle catture commerciali della specie stessa. L’indicatore evidenzia l’aumento delle catture commerciali delle specie ad affinità calda rispetto quelle ad affinità fredda come conseguenza del cambio di distribuzione delle specie indotto da un aumento della temperatura del mare. Specie ad affinità calda tendono ad espandersi a nord, mentre specie ad affinità fredda tendono a confinarsi nelle aree più fredde.

Espandi tabella
Anno MTC_Adriatico MTC_Ionio MTC_Sardegna
1987 18.6 20.0 20.9
1988 18.8 20.4 20.5
1989 19.3 20.4 20.5
1990 19.7 20.7 20.1
1991 19.6 20.6 20.0
1992 18.5 20.2 20.2
1993 18.9 20.2 20.6
1994 20.1 20.1 20.7
1995 19.2 20.4 20.8
1996 19.5 20.5 20.6
1997 20.2 20.7 21.1
1998 20.0 21.4 21.4
1999 19.1 21.5 21.6
2000 19.5 22.1 21.7
2001 19.5 22.2 21.6
2002 19.5 22.2 21.6
2003 18.5 22.1 21.3
2004 19.3 22.0 21.2
2005 20.4 21.9 21.1
2006 20.3 21.5 21.4
2007 19.5 21.6 21.8
2008 19.2 21.7 21.6
2009 20.1 21.7 22.1
2010 20.0 21.8 22.1
2011 19.5 21.9 22.3
2012 19.8 22.0 22.4
2013 20.1 22.1 22.3
2014 20.4 22.3 22.1
2015 20.8 22.1 22.2
2016 20.7 21.7 22.4
2017 20.6 22.4 22.5
2018 20.4 22.3 22.6
2019 20.1 22.5 22.7
2020 19.0 22.6 22.6
2021 19.3 22.3 22.6

Il trend dell’indicatore è significativamente crescente in tutte e tre le divisioni FAO in cui sono suddivisi i mari italiani (Fig. 1), come conseguenza di un aumento della biomassa delle specie ad affinità calda rispetto alle specie ad affinità fredda nelle catture commerciali della pesca. Nel Mar di Sardegna e Ionio si è registrato un aumento della temperatura media delle catture di quasi 2 °C da inizio (1987-1996) a fine (2012-2021) serie storica, ad un tasso di circa 0,07 °C l’anno. Nel Mar Adriatico, l’aumento dal primo periodo della serie storica ad oggi è stato di quasi 1 °C, con un incremento annuo di 0,03 °C. L’Adriatico è il bacino più settentrionale e più freddo del Mediterraneo, ed entro certi limiti di aumento della temperatura del mare si ipotizza possa fungere da rifugio per le specie ad affinità fredda, spiegando il minor aumento dell’indicatore. Al contrario, le aree più meridionali risultano maggiormente interessate da un aumento ed espansione delle specie ad affinità calda.

Contatti: 

Tomaso Fortibuoni – ISPRA                                                                                                                                                                                   tomaso.fortibuoni@isprambiente.it 

Collaboratori: Federica Aldighieri, Otello Giovanardi, Saša Raicevich

 

L’aumento della temperatura del mare sta causando un aumento delle catture commerciali di specie ad affinità calda rispetto le specie ad affinità fredda nei mari italiani. In Mar Adriatico, la temperatura media delle catture è aumentata da 19,2 °C (media 1987-1996) a 20,1 °C (media 2012-2021), con un aumento annuo significativo di 0,03 °C (Mann-Kendall test); nel Mar Ionio è aumentata da 20,3 a 22,2 °C, con un aumento annuo significativo di 0,07 °C; nel Mar di Sardegna da 20,5 a 22,4 °C, con un aumento annuo significativo di 0,07 °C.

  • Fonte e accessibilità dei dati di base:

    -FAO-GFCM. 2023. Fishery and Aquaculture Statistics. GFCM capture production 1970-2021 (FishStatJ). In: FAO Fisheries and Aquaculture Division [online]. Rome. Updated 2023. www.fao.org/fishery/en/statistics/software/fishstatj

    -Cheung WWL, Watson R, Pauly D (2013) Signature of ocean warming in global fisheries catch. Nature 497: 365–369. doi:10.1038/nature12156.

  • Unità di misura: °C
  • Copertura spaziale: Nazionale
  • Copertura temporale: 1987-2021
  • Periodicità di aggiornamento: Biennale

Rappresenta la temperatura preferenziale media delle specie pescate pesata per le catture commerciali annue delle singole specie. La temperatura preferenziale delle specie è stata stimata da Cheung et al. 2013 sulla base della loro distribuzione ed è disponibile in letteratura. Per il calcolo dell’indicatore si è usata la mediana della temperatura preferenziale di ciascuna specie, e come dati di cattura le statistiche ufficiali della pesca pubblicate dalla FAO relative alle flotte italiane e suddivise per Divisioni.

Il Mediterraneo è considerato un hot spot per i cambiamenti climatici, e un aumento della temperatura del mare è già stato osservato (1,27 ± 0,12 C° tra il 1982 e il 2016) e tenderà ad accelerare nei prossimi anni (con un aumento stimato tra i 0,45 e i 2,56 C° per la fine del secolo a seconda degli scenari di emissione). L’impatto sulle specie marine è quindi destinato a crescere, con conseguenze rilevanti sulla distribuzione ed abbondanza delle specie alieutiche, in particolare quelle più sensibili alla temperatura. La conseguenza è un’espansione verso nord delle specie ad affinità calda (ad esempio l’alaccia Sardinella aurita e il pesce serra Pomotomus saltatrix), un aumento in termini di abbondanza ed un’espansione geografica di specie aliene provenienti dal Mar Rosso attraverso il Canale di Suez (ad esempio il pesce leone Pterois volitans) o da altri bacini (ad esempio il granchio blu Callinectes sapidus), e una diminuzione dell’abbondanza di specie ad affinità fredda (come la papalina o spratto Sprattus sprattus e la passera comune Platichthys flesus).