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Le buone pratiche della Piattaforma nazionale sull’adattamento ai cambiamenti climatici sono azioni già attuate o in corso di attuazione in Italia, mirate a ridurre la vulnerabilità agli effetti negativi dei cambiamenti del clima e a limitare i danni derivanti dagli impatti presenti e futuri.

Per buona pratica intendiamo un’azione o un insieme coordinato di azioni con elementi di innovatività, che abbiano prodotto risultati positivi e misurabili nell’attuazione di specifiche politiche ambientali, e siano potenzialmente trasferibili in altri contesti territoriali.

Le iniziative sono state selezionate in base ai criteri di ammissibilità e di qualificazione descritti di seguito, armonizzati con quelli usati dalla Piattaforma Europea Climate-ADAPT.

Criteri di ammissibilità
  1. Innovatività dell’azione: i progetti devono essere espressione di soluzioni innovative che hanno la finalità di ridurne la vulnerabilità agli effetti negativi dei cambiamenti del clima, limitare i danni derivanti dagli impatti presenti e futuri e coglierne le eventuali opportunità;
  2. Fase di implementazione: devono descrivere esperienze nel campo dell’adattamento ai cambiamenti climatici che sono state attuate o sono in corso di attuazione;
  3. Misurabilità: i progetti devono aver prodotto risultati misurabili nel campo della riduzione della vulnerabilità, dello studio o della mitigazione dei danni derivanti dagli impatti dei cambiamenti climatici;
  4. Coerenza con gli strumenti di programmazione: i progetti devono essere coerenti con gli obiettivi adottati dalle strategie e dai piani di azione per l’adattamento ai cambiamenti climatici adottati a livello nazionale o regionale;
  5. Replicabilità dell’azione: devono essere facilmente esportabili e ripetibili in altre realtà locali;
  6. Scala di azione: devono essere riferiti a iniziative nazionali attuate su scala regionale o locale;
  7. Copertura temporale: l’arco temporale di riferimento delle attività è l’ultimo quinquennio.
Criteri di qualificazione
  1. Copertura dei settori e delle opzioni di adattamento: la selezione dei progetti deve rappresentare adeguatamente i settori del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici;
  2. Approcci multisettoriali: le buone pratiche possono posso essere riferite ad un settore specifico o adottare un approccio multisettoriale. Quelle con approcci multisettoriali rappresentano casi di particolare interesse, poiché permettono di identificare azioni di adattamento che abbiano ricadute positive su settori diversi e di capitalizzare le sinergie tra azioni di adattamento rivolte a settori specifici;
  3. Copertura geografica: la selezione delle buone pratiche è orientata ad una adeguata rappresentazione di tutte le regioni italiane.

Le buone pratiche sono state selezionate con lo scopo di diffondere, soprattutto a livello locale e regionale, le misure di adattamento adottate e promuovere la loro trasferibilità e riproducibilità in altri contesti, contribuendo così alla resilienza e alla capacità di risposta ai cambiamenti climatici.
Le iniziative coprono una serie di settori (agricoltura, biodiversità, zone costiere, energia, foreste, sanità, trasporti, gestione urbana e delle risorse idriche, ecc.) e diversi impatti legati al clima (siccità, temperature estreme, inondazioni, innalzamento del livello del mare, scarsità d’acqua, ecc.).
La raccolta viene periodicamente aggiornata e implementata con nuove progettualità, con l’obiettivo di raggiungere il più possibile una copertura adeguata dei settori, degli impatti e delle diverse aree di attuazione. Il percorso di rilevamento delle buone pratiche e di aggiornamento delle informazioni pubblicate è condiviso con i soggetti promotori delle iniziative.

È possibile consultare le buone pratiche e segnalare nuovi progetti che rientrino nei criteri di selezione.