CLIMO Climate-Smart Forestry in Mountain Regions

Le foreste coprono il 41% della superficie montana d’Europa, e tale proporzione è in aumento. Queste foreste hanno un ruolo fondamentale per l’economia delle terre alte, in particolare da quando le nuove tecnologie rendono possibile il loro sfruttamento in maniera sostenibile. Pur non essendo particolarmente produttive, le foreste montane regolano il ciclo idrologico, e proteggono importanti infrastrutture e centri abitati dai disturbi naturali. Esse hanno anche un grande potenziale per la produzione di biomassa e come serbatoi di carbonio, ma sono anche molto vulnerabili ai disturbi ambientali indotti dai cambiamenti globali. CLIMO ha l’obiettivo principale di tradurre il concetto di Climate-Smart Agriculture (CSA) nel settore forestale. L’approccio CSA presentato dalla FAO nel 2010, mira a promuovere condizioni tecniche, politiche, e finanziarie per raggiungere lo sviluppo sostenibile in campo agricolo, garantendo la sicurezza alimentare in condizioni di cambiamenti climatici.
Il progetto è articolato intorno a tre pilastri fondamentali: migliorare i mezzi di sostentamento degli abitanti delle zone di montagna aumentando in modo sostenibile i servizi ecosistemici delle foreste; migliorare l’adattamento e la resilienza ai cambiamenti climatici delle foreste montane; ottimizzare il potenziale di mitigazione dei cambiamenti climatici delle foreste montane, concentrandosi sulle opzioni di mitigazione più efficienti ed economiche e sfruttando le sinergie tra mitigazione e adattamento.
Obiettivi del progetto sono:
– Definizione di “Climate-Smart Forestry” e identificazione dei criteri di “smartness” per le foreste montane europee.
– Creazione di una rete europea delle Smart Forest (ESFONET).
– Analisi dei requisiti per lo sviluppo di una rete cibernetica di strutture sperimentali.
– Sviluppo di schemi di pagamento innovativi per i servizi ambientali (PES).
– Diffusione dei risultati della ricerca presso gli stakeholders e il pubblico.

Settore Foreste e produttività forestale
Impatto su cui agisce l’azione settoriale Perdita biodiversità/variazione composizione specifica, Impatto sulla produttività forestale
Tipologia di azione Soft
Parole chiave Adattamento ai cambiamenti climatici, Aree montane, Gestione ambientale, Partecipazione, Piano di Azione Locale
Ambito di applicazione Ambito Nazionale
Localizzazione Territorio Nazionale
Data di avvio 17/10/2016
Data di fine 16/10/2020

I cambiamenti climatici influenzano la composizione, la struttura e i processi funzionali degli ecosistemi forestali. Per comprendere gli effetti del clima e degli eventi estremi sulle foreste montane è stato necessario studiare la relazione clima-crescita degli alberi in vari siti europei (tra i quali 3 in Italia; Trentino, Molise, Calabria). Le risposte di soprassuoli puri (faggio e abete bianco, per i siti italiani) sono state confrontate con quelle di soprassuoli misti delle stesse specie. La mescolanza di specie diverse sembra aumentare la resilienza dei soprassuoli misti alle variazioni climatiche e ridurre la suscettibilità ai disturbi naturali. Ciò implica che i boschi misti abbiano maggiori potenzialità di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Però, la maggiore produttività dei boschi misti non emerge in tutte le condizioni ambientali considerate.

CLIMO ha consentito ai ricercatori italiani di sviluppare le proprie idee congiuntamente a quelli europei nel campo della selvicoltura e ecologia forestale, in particolare considerando gli ambienti montani e le alte terre. COST sostiene quindi ogni tipo di ricerca, anche ad alto rischio, su temi di ricerca innovativi ed emergenti, senza porre limiti e senza dare linee guida sulle priorità di ricerca. CLIMO ha costituito una rete di “smart forest” attraverso workshop, conferenze, scuole di formazione, missioni scientifiche a breve termine (STSM), e attività di divulgazione.

Scarsa partecipazione di stakeholder italiani (pubblici e privati), a causa principalmente della eccessiva frammentazione delle istituzioni di ricerca, e della ridotta dimensione delle aziende private e pubbliche che operano nel settore, e della scarsa propensione a finanziare attività di networking.

CLIMO, come altre Azioni COST, ha un enorme potenziale per promuovere l’armonizzazione delle attività svolte nell’Unione Europea, dal basso, e quindi favorire lo scambio e l’integrazione delle esperienze maturate in diversi contesti territoriali, ma con l’obiettivo comune di una crescita sostenibile.

Promotore: Università degli Studi del Molise
Referente: Roberto Tognetti

Sito Webhttp://climo.unimol.it/